sabato 11 giugno 2016

"Cocaina" di Carlotto-Carofiglio-De Cataldo








Titolo: Cocaina

Autore: Carlotto, Carofiglio, De Cataldo

Editore: Einaudi (Stile Libero Big)

Prima pubblicazione: 2013

Pagine: 200

Prezzo  di copertina: € 13,00





Breve trama (dalla quarta di copertina):

La cocaina. Muove capitali immensi, costruisce imperi, distrugge, ricrea e plasma le coscienze. Rende tutti un po' più criminali. La cercano sia gli operai in fila all'alba in attesa di ingaggio nelle città del Nordest, sia l'insospettabile compagna o compagno della tua vita. In tempi di crisi, è generosa con chi sceglie di servirla. Ci segue come la nostra ombra, così evidente e normale che nessuno più la vede. E allora serve la letteratura per renderla di nuovo visibile. Tre storie che rimandano l'una all'altra, tre facce diverse e complementari dello stesso cristallo. Tre scrittori al meglio delle loro capacità, che ci divertono, turbano e costringono a riflettere.



Premessa:

Da parecchio tempo nella mia libreria, "Cocaina" mi è stato passato dal mio ragazzo, amante incondizionato di Carofiglio e ammiratore di De Cataldo.

Come sempre, cerca di farmi almeno apprezzare ciò che adora e coloro che stima.
E' il mio primo racconto di Carlotto. Il mio primo racconto di Carofiglio. Il mio primo racconto di De Cataldo.

I tre racconti:


- "La pista di campagna" di Massimo Carlotto: la cocaina vissuta e raccontata da chi dovrebbe combattere questa piaga;

- "La velocità dell'angelo" di Gianrico Carofiglio: la cocaina raccontata da una ex poliziotta; la "bianca" arriva a cambiarle la vita e farle perdere totalmente il controllo;
- "Ballo in polvere" di Giancarlo De Cataldo: la cocaina dei narcos, del torbido traffico e commercio della polvere bianca dal sud America alle strade di Milano. 


Perché leggerlo:

Tre punti di vista completamente differenti, stesso oggetto: una piaga sociale chiamata cocaina. Tre racconti, tre protagonisti che hanno diversi rapporti con la polvere di stelle.

Ritengo questa scelta azzeccata, ma più per la tecnica narrativa che per i racconti in sé.

Cosa non mi ha convinto:



Il racconto che ho preferito è stato sicuramente "Ballo in polvere" di De Cataldo, l'unico con capo e coda ben definiti e trama non intrigantissima ma comunque interessante. 
Gli altri due li ritengo abbastanza inconsistenti, soprattutto quello di Carlotto. 
Per quanto riguarda Carofiglio spero di rifarmi al più presto con qualche altro suo lavoro. 
Purtroppo sono stati racconti soft, non belli crudi come avrei voluto. Se si parla di cocaina, bisogna parlarne esplicitamente e raccontare senza mezzi termini tutte le sue sfaccettature. 

La mia valutazione da 1 a 5:

Il mio voto è 2. Trascurabile.



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