Scritta per ThrillerNord
(http://thrillernord.it)
Titolo: Vittima senza nome
Autore: Tami Hoag
Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 384
Prezzo di copertina: € 9,90
“Ted Duffy amava roteare l’accetta. […] Era il suo allenamento, la sua terapia, lo sfogo per tutte le emozioni tossiche che si accumulavano dentro di lui durante la settimana”.
Da spettatrice infervorata quale sono della serie tv “Dexter” non ho potuto fare a meno di collegare queste poche righe - che aprono “Vittima senza nome” – all’indole negativa del protagonista Dexter Morgan, perseguitato da quello che lui stesso definisce “Oscuro Passeggero”: il bisogno incontrollabile, cioè, di uccidere, di privare qualcuno della sua vita. Dexter ha imparato a incanalare questa sua “necessità” uccidendo solamente persone che si sono macchiate di crimini e che sono rimaste impunite perché per esempio sfuggite alla giustizia.
“Ogni giorno aveva a che fare con persone che avrebbe presto spedito all’inferno: la feccia della società, gli psicopatici e i depravati”.
Questo parallelismo – anche se non proprio corretto - mi ha subito incuriosito, trascinandomi nella lettura di “Vittima senza nome” con più determinazione.
Le immagini degli omicidi sono sempre descritte con molta accuratezza e crudezza, cosa che adoro tantissimo.
La parte dell’omicidio dei coniugi è forse quella che mi ha colpito di più, quella che mi ha letteralmente tenuta incollata alle pagine.
Non mi hanno però convinta del tutto i personaggi di Liska e Kovac, a mio parere abbastanza insipidi e standardizzati.
Per fortuna la storia in sé e lo stile della scrittrice hanno compensato decisamente il tutto, permettendomi di apprezzare parecchio questo thriller.
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