martedì 29 marzo 2016

Due chiacchiere con.. Valentina Bellucci


Le prime impressioni sono quelle che contano, dicono. 
Devo dire che con Valentina è stato così, si è dimostrata la ragazza gentile, disponibile e talentuosa che a pelle mi era sembrata: prima leggendo la sua biografia e scambiando due parole con lei, poi leggendo il suo romanzo e infine facendole alcune domande. 

Ecco il risultato.

Intervista a Valentina Bellucci

Valentina Bellucci
Classe '88
A: Ciao Valentina, grazie per esserti prestata a questa piccola intervista! Per prima cosa ti chiedo di presentarti in un paio di righe per chi ancora non ti conosce, che ne dici?

V: Ciao Asia, grazie a te per avermi ospitata nel tuo blog e ciao a tutti. Beh, sono una ragazza come le altre, convivo con il mio ragazzo e il mio gatto Romeo, adoro leggere e scrivere e nel tempo libero mi dedico alla pittura. 

A: Leggendo la tua biografia, ho scoperto che per vari motivi non hai affrontato la strada della carriera universitaria.. Questa cosa mi ha incuriosito molto e ti chiedo: se avessi avuto la possibilità, che tipo di studi avresti intrapreso?

V: È una bella domanda. Sin da piccola sostenevo che sarei diventata archeologa e questa passione per la storia antica ancora non mi ha abbandonata, alla fine però avrei scelto letteratura. 

A: Sai che quest'amore per la storia antica e per l'archeologia ci accomuna? :) ma quali sono i tuoi autori di riferimento?

V: Li amo tutti, dal primo all'ultimo. Ma non saprei mai rinunciare a Jane Austen, Emily Bronte, Alexander Dumas, Oriana Fallaci e Anne Rice. 

A: Adoro Jane Austen. Il tuo genere (o generi) preferito di lettura è lo stesso dei tuoi romanzi?

V: Indubbiamente. Non riuscirei a scrivere qualcosa che non mi piace o del quale non ne so assolutamente niente. Infatti non amo molto gli erotici, i gialli e i thriller. 

A: Passando al tuo romanzo "La collezionista di sogni", vorrei farti una domanda per evitare spoiler! Ritieni che i tre personaggi - Mary Lou, Tristan e Annabel -  abbiano qualcosa che li accomuna?

V: Ho cercato di descriverli con una stessa caratteristica che li accomuna: la passione per la vita. Cosa che inizialmente sembra mancare sia a Mary Lou che a Tristan. Poi però starà a chi legge interpretare il romanzo, ognuno ha la sua visione delle e cose e quindi chissà,  potrebbe anche essere che nel lettore emergano fuori impressioni che non volevo creare ma che comunque ci sono. 

A: Se dovessi scegliere un migliore amico tra i protagonisti del romanzo, chi preferiresti?

V: Annabel. Sarebbe un'amica eccezionale, e nel caso anche un'ipotetica figlia :) 

A: Sarebbe stata indubbiamente anche la mia risposta! Hai qualche "rituale" che si ripete durante il periodo di stesura del romanzo? (gesti, mangi, bevi, ecc....)

V: Rituali no... però mi capita spesso di mangiucchiare qualcosa.

A: Che importanza ritieni abbiano, al giorno d'oggi,  i social nello sviluppo professionale di uno scrittore emergente?

V: Moltissima importanza. Lo scrittore emergente ha molte difficoltà a muoversi in questo mondo, e i social rappresentano un facile approccio con le persone e con i potenziali lettori. In fondo adesso quasi tutto si muove su questo piano, non più solo lo scrittore emergente, ma anche le piccole o medie case editrici lavorano molto sui social. 

A: Valentina ti ringrazio moltissimo per il tempo che hai dedicato al mio blog! A presto!

V: Grazie per questa intervista, alla prossima! 

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Ecco i link per conoscere ancora meglio Valentina e i suoi lavori! 




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