Recensione #13 (di Pier Francesco)
Premessa:
Editore: Einaudi Pagine: 94 Prezzo di copertina: €12,50 |
Gianrico
Carofiglio, prima di diventare parlamentare e scrittore, è stato un magistrato.
Come tale, è indiscutibilmente dotato della caratteristica numero uno del buon
giurista, della quale ha fatto l’elemento distintivo delle sue opere letterarie:
la scrittura limpida ed essenziale.
Questo pregio gli ha permesso, nel corso della sua carriera,
di rendere accessibili ed allettanti per chiunque libri pseudo-tecnici, quali
ad esempio manuali sui metodi di interrogatorio nel processo penale (“L’Arte
del Dubbio”) o sulle regole di stesura degli atti giuridici (“Con Parole
Precise”), ed emerge anche in Passeggeri Notturni, rendendone la lettura del
tutto leggera e scorrevole.
Perché leggerlo:
Passeggeri
Notturni è un’opera che in pochi potevano scrivere: si tratta di trenta mini-testi
di tre pagine dei generi più svariati, nei quali l’autore si prodiga in un
meraviglioso esercizio di sintesi, adoperando ancora una volta con naturalezza
uno stile di scrittura portato “all’osso”, eliminando ogni fronzolo e riuscendo
per trenta volte, in pochissime righe, a fare centro nella mente del lettore.
La
narrazione passa con disinvoltura e voluta casualità da piccoli saggi (o più
che altro spunti di riflessione, data la loro brevità) a raccontini horror, da arguti
episodi di vita vissuta dello scrittore a flash onirici dall’ambientazione
nebbiosa. Ad ognuno di questi brani bastano tre pagine per lasciare in chi
legge un motivo di pensiero, un senso di amarezza, un sorriso oppure
addirittura la speranza che si possa vincere la morte.
E' una raccolta che può essere sbranata in un paio d’ore o assaporata
in molti giorni, e forse è questa la soluzione che mi permetto di consigliare
per dare la possibilità ad ogni pezzo di radicarsi al meglio nei sentimenti del
lettore. In linea teorica, il libro potrebbe addirittura essere letto in ordine
sparso, ma vale la pena di procedere con ordine, se non altro per concludere
con “Stanze”, che è senza dubbio una piccola perla, nonché il pezzo migliore
all’interno dell’opera.
La mia valutazione:
Passeggeri Notturni è davvero un piccolo capolavoro unico nel suo
genere, un manifesto della scrittura chiara e nitida di Carofiglio. Il
risultato finale è quello di permettere ad ognuno di noi di sentirsi passeggeri
di un treno che attraversa paesaggi di ogni tipo, e di darci il privilegio di
osservarli dal finestrino.
- Pier Francesco -
Nessun commento:
Posta un commento