martedì 16 febbraio 2016

" Il signore delle mosche" di William Golding

Recensione #6


"L'uomo produce il male come le api producono il miele" - W. Golding


Ho conosciuto questo libro ai tempi del liceo, precisamente durante una lezione di letteratura inglese. Dovevamo presentare un libro che ci era stato assegnato (il mio era "Camera con vista" di Forster) e il romanzo di Golding aveva colpito la mia curiosità. Dopo tutti questi anni mi sono decisa a leggerlo, con delle aspettative piuttosto alte.
Editore: Oscar Mondadori
Pagine: 250
Prezzo di copertina: € 10,50

Un gruppo di ragazzini, in seguito ad un incidente aereo, si ritrovano in un'isola deserta abbandonati a loro stessi. Sono tutti appartenenti alla classe borghese inglese, educati e di buone maniere. La prima cosa che viene naturale è quella di organizzarsi e cercare di creare una specie di gerarchia per convivere nel migliore dei modi, sempre nella speranza di essere ritrovati e portati in salvo. 
Dopo un breve periodo positivo, la situazione inizia a degenerare e si assiste alla regressione dei ragazzini ad uno stato quasi primitivo, legato alla necessità di sopravvivere e caratterizzato dalla nascita di paura basate pressoché sul nulla e quindi del tutto irrazionali. Esce il lato peggiore e 'malvagio' dei ragazzini, che era rimasto sepolto dall'agio delle loro vite.

Perché leggerlo:

Nel romanzo viene dipinta la concezione dell'uomo come creatura cattiva per natura, pensiero condiviso anche da molti filosofi che considerano la crudeltà umana insita nell'uomo ed invincibile. Di certo non era di questo parere Rousseau, che considerava sì l'uomo una creatura cattiva, ma non cattiva per natura bensì a causa della corruzione provocata dalla società in cui vive. 
Oltre ad essere un classico della letteratura inglese del XX secolo, è uno spunto di riflessione non indifferente considerando i recenti avvenimenti che hanno colpito il nostro pianeta. 

Cosa non mi ha convinto:

Le mie aspettative erano alte, immaginavo una storia più avvincente ed una narrazione più frizzante. L'ho trovato piuttosto pesantino e nonostante fosse breve ci ho messo un po' a finirlo. Ritengo però che sia un libro da leggere almeno una volta nella vita. 

La mia votazione da 1 a 5:

Il mio voto è 3. Romanzo che non mi merita.

* * *

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